Il fuoco potrebbe essere partito dalle impalcature (ma il cantiere non era aperto).
L’inchiesta sul rogo che ha distrutto la Cattedrale di Notre Dame è stata aperta con il capo d’imputazione di «distruzione involontaria a mezzo di incendio»: a comunicarlo è stata la Procura di Parigi.
La pista principale di indagine, dunque, è quella di un incendio accidentale, non di un attentato, che sarebbe partito dall’attuale cantiere sul tetto della cattedrale.
Il cantiere era chiuso.
È possibile che il cantiere di ristrutturazione della guglia gotica — crollata per l’incendio — abbia avuto un ruolo.
Secondo le prime indicazioni dei pompieri (ancora da confermare) il fuoco sarebbe partito proprio da un’impalcatura, in un orario in cui però il cantiere posizionato a circa 90 metri da terra non era in funzione.
I lavori sono gestiti dalla società Socra, della regione del Périgord, attiva anche a livello internazionale.
La ristrutturazione, iniziata mesi fa, si era resa necessaria per far fronte ai danni sempre più gravi portati dall’acqua e dall’inquinamento a una struttura vecchia di 856 anni a cui il restauro del 1844, con l’utilizzo di pietre di bassa qualità e di cemento, non aveva portato grandi benefici.
Con i nuovi lavori si sarebbe dovuto sostituire il piombo del tetto e restaurare le grandi statue di rame collocate da 150 anni a un’altezza di 120 metri.
E proprio l’altezza a cui è divampato il fuoco ha reso una situazione critica quasi impossibile da gestire per i pompieri.
Secondo la mia chiaroveggenza e la mia divinazione l’incendio della Cattedrale di Notre Dame è un chiaro attentato di matrice islamica contro una struttura cristiana all’inizio della Pasqua. Colpita al cuore la cristianità del popolo francese.
Esprimo liberamente la mia opinione, il mio parere e la mia convinzione a riguardo.
Le indagini ed il tempo confermeranno tristemente quanto ho visto.
Luce.
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